Il carcere si è affermato nell'età moderna come la pena per eccellenza: come lo strumento più efficace per il controllo della criminalità e la rieducazione del condannato. Nelle società liberal-democratiche il carcere continua a essere un problema aperto, con rilevanti implicazioni giuridiche, politiche e umane. Ci si chiede quali siano le sue reali finalità, quali effetti fisici e psichici produca sui detenuti, quale sia il suo rapporto con una società in rapido cambiamento. Particolare attenzione è dedicata alla spiegazione del recente aumento della popolazione detenuta in quasi tutte le democrazie. Questi temi sono discussi in dialogo con autori, fra i quali Tocqueville, Durkheim, Garfinkel, Ignatieff e Mead.