La sconfitta di Caporetto si trasformò in "disfatta" soprattutto per ragioni di tipo "gestionale", in gran parte riconducibili alla comunicazione interna ed esterna. Da quel disastro, però, la classe dirigente italiana seppe riprendersi in maniera sorprendente, nel 1918. "Caporetto management" analizza le scelte in discontinuità fatte dal nuovo comandante dell'Esercito Italiano, Armando Diaz e dal nuovo Governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando. L'analisi è condotta in parallelo con la modernità, con l'obiettivo di fornire al lettore alcune "pillole" di efficace crisis management, direttamente mutuando gli esempi dalle misure adottate cento anni fa nella speranza, poi concretizzatasi, di una risurrezione nazionale. La strategia di Diaz e del suo staff viene quindi tradotta in un piccolo manuale di resilienza post-crisi indirizzato ai manager di qualsiasi tipo di organizzazione che dovessero trovarsi nella condizione di affrontare, gestire e superare una difficoltà talmente grande da mettere a rischio la vita dell'organizzazione stessa.