Questo volume riunisce per la prima volta in Italia la traduzione integrale delle ultime poesie di Miguel Hernàndez. Il "Canzoniere e romanzerò di assenze" comprende, infatti, i testi scritti durante il periodo della guerra civile e della prigionia nelle carceri franchiste, dove il poeta trovò la morte giovanissimo. A distanza di oltre cinquant'anni dalla vecchia edizione antologica curata da Dario Puccini per Feltrinelli, Gabriele Morelli, uno dei massimi studiosi italiani dell'opera di Hernàndez, ha potuto consultare tutto il nuovo materiale emerso in Spagna nel frattempo, in particolare dopo la fine della dittatura, che presentava diverse aggiunte e varianti rispetto alla prima edizione in lingua spagnola, uscita a Buenos Aires nel 1958. Senza dubbio, pur nel suo carattere necessariamente, e drammaticamente frammentario, ci troviamo di fronte ad una delle opere fondamentali della poesia spagnola del secolo scorso, certo tra le più originali e intense. Di origine contadina, da bambino conduceva al pascolo il gregge del padre, Hernàndez portò sempre nella sua poesia le tracce di un fortissimo legame con la terra e con la natura; tanto che Pablo Neruda, che gli fu amico e che sempre ne valorizzò l'opera, ricorderà in una commovente testimonianza il giovane poeta 'scaturito dalla natura come una pietra intatta, con verginità selvatica e forza vitale travolgente'.