Attraverso il metodo dell'intervista due empatici quanto rigorosi ex allievi, ormai studiosi affermati a loro volta, ci consegnano una lunga e appassionata narrazione autobiografica in cui Ezio Raimondi da un lato ricostruisce la propria vita, gli incontri, la formazione, le amicizie, e dall'altro riflette sul suo peculiare percorso intellettuale e scientifico, sulle sue predilezioni letterarie (come Renato Serra, Manzoni, Celine), sulla rigogliosa stagione della cultura bolognese che ha conosciuto e che lo ha visto esponente di primo piano.