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cicirelli franca - camilla e il pirata caravaggio. una fiaba per l'educazione alimentare

CAMILLA E IL PIRATA CARAVAGGIO. UNA FIABA PER L'EDUCAZIONE ALIMENTARE UNA FIABA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE


5 stelle su 5 1 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Pubblicazione: 01/2006





Trama

Camilla e Filippo sono protagonisti di una strana avventura. Presi dal gioco, entrano per caso nella tana segreta del terribile pirata Caravaggio. Appassionato di arte e buona cucina, egli cattura e imprigiona tutti quelli che non siedono alla tavola, che mangiano in fretta e che non apprezzano i sapori del cibo. I nostri due protagonisti stanno al suo gioco e alle avventure che lui propone. Componendo e ricomponendo capolavori della pittura, scoprono un mondo di gusti semplici e di sapori antichi. Finita la loro avventura, nella seconda parte del libro, propongono ai bambini-lettori giochi, attività, schede di ricerca e approfondimento per imparare sane abitudini alimentari, in modo che nessun bimbo possa mai essere catturato dal terribile pirata Caravaggio.










Altre Informazioni

ISBN:

9788889197851

Condizione: Nuovo
Collana: PARTENZE
Formato: Libro rilegato
Pagine Arabe: 86





I vostri commenti al Libro

1 recensioni presenti.

10/02/2007 Di fcdm1964
5 stelle su 5

‘Camilla e il Pirata Caravaggio’: Un viaggio verso le origini. Ambientata in una Puglia picaresca e legata ad un passato non abbastanza lontano’, è l’avventura di Camilla e i suoi compagni che si accomiatano dal tempo dei giochi per addentrarsi in un trullo teschiato in mezzo agli alberi di mandorle. Qui abita un insolito pirata, il suo nome è Caravaggio e come l’omonimo pittore amava fondere i colori sulle sue tele, così questi ama amalgamare l’arte pittorica con la sana cucina. Il pirata ingabbia chiunque non apprezzi i sapori del cibo e sfida il gruppetto di bambini ad intraprendere un escursione veloce di quei quadri che hanno fatto la storia dell’arte, come ‘La lattaia’ di Vermeer ‘Il mangiafagioli’ del Caracci, che rianimati escono dal quadro per offrire prelibate pietanze. Allora l’arte e il cibo si intersecano e quasi si confondono, il color bianco del latte e il verde scuro dei fagioli si fa corposo viene gustato, i quadri non sono più visti ma sentiti e mangiati. Questa piccola storia, non vuole essere solo un percorso didattico per l’educazione alimentare attraverso l’arte, ma è anche una rivisitazione della cucina tipica pugliese. La ricetta che Filippo propone al pirata nella scena finale, ‘riso patate e cozze’ ci rammenta la storia e la tradizione di un luogo, è un viaggio che ci riporta alle nostre origini pugliesi. Storia nostalgica in un epoca dove si crede che la vera cioccolata sia la nutella, il pandispagna delle merendine sia inodore e che la mucca sia un essere buffo a macchie rosa sulle confezioni di fruttolo e non ha nessuna bella storia da raccontare se non quella di essere diventata pazza. Valeria Di Benedetto



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