Per cambiare la scuola bisogna uscire dai soliti schemi, in cui continuano a contrapporsi il primato dell'istruzione sostenuto dai laici e quello dei valori difeso dai cattolici. Ma occorre soprattutto un ripensamento radicale della "formascuola" - ormai priva di senso - per mutarne la struttura, superando la scissione tra dimensioni affettive e processi cognitivi. Un'analisi spregiudicata e penetrante, che affronta a tutto campo i discorsi sulla scuola riconsegnandoli a una nuova prospettiva pedagogica.