Suore soubrette, centenari spericolati, pescatori incalliti, terroristi filantropi, danzatrici trottoliformi, aristocratici dinamitardi, cleptomani da discount, camerieri filosofi, gorgheggiatrici rupestri, rigattieri insonni, pendolari incontinenti... Cammei di personaggi improbabili, di luoghi inesistenti, di drammi irrilevanti; spicciolume quotidiano per un romanzo frantumato lasciato a dormicchiare per oltre trent'anni. Un umorismo plumbeo, amaro, alla deriva nel brodo in cui galleggia, come un'isola flottante, un mondo provinciale ingombro di grembiulini, di muffole e pattine, di processioni e cene monotone, di buche per le lettere intasate da réclame di gite organizzate per vendere padelle. Una inconsapevole Spoon River da retrobottega, un tramontare di genti meccaniche da piccolo affare: lenimento e vacuità, memoria a futura memoria di un secolo appena trapassato ma non ancora defunto, che a spolverarlo, ogni tanto, consola. Prefazione di Claudio Mercandino.