Immaginate di camminare per una Firenze di metà Ottocento, trovandovi di fronte a una città inedita, sconosciuta, ormai persa. Date poi un'occhiata a quel che vedreste oggi facendo lo stesso percorso. Lo spostamento della capitale d'Italia da Torino a Firenze determinò tutta una serie di trasformazioni urbanistiche, complici anche ragioni di decoro urbano e di igiene sociale, che decretarono la distruzione del nucleo medievale della città e di tutta la cinta muraria alla destra dell'Arno. Il volume mette a confronto ciò che era con ciò che è adesso, grazie a una narrazione coinvolgente e un prezioso repertorio di immagini d'epoca.