Poggiomarasco, paese immaginario, rispecchia, tuttavia, la realtà sociale di altre località della Calabria, nei primi decenni del secolo XX. La narrazione si svolge da un punto di vista multiplo, quello di Renato Floris, il protagonista, di Vittoria Palmisano, la cognata, e di Rodolfo D'Ambrosio, suo marito. Renato, nella sua condizione di vedovanza, è teso a manifestare a Daniele, il figlio ancora piccolo, il suo amore paterno, come se voglia uguagliare quello di Sara, la moglie morta. Vittoria, sorella di Sara, crea qualche attrito a causa del suo attaccamento un po' morboso, suscitato dalla sua sterilità, verso il nipotino Daniele. Ma il vero antagonista è Cosimo De Vilis, che tenta di screditarlo presso il conte Orazio Santarosa, padre di Beatrice, la donna che Renato ama. Al suo ritorno dalla guerra, dovrà affrontare gli inganni orditi dal rivale. Nella ragnatela del perfido De Vilis s'invischieranno i personaggi secondari. Interrotti i trasporti per il paese, per assumersi le sue responsabilità, Renato affronterà a piedi un rischioso viaggio nel paesaggio montano innevato, in fondo al quale, al traguardo, il deus ex machina ci sarà ad attenderlo.