"Buddismi incompleti" intreccia due storie che esplorano il mistero dell'esistenza umana attraverso il prisma del buddismo e dell'assurdo. La prima narra di una donna che desidera trasformarsi in pianta per trovare pace interiore, ma si scontra con i limiti del corpo umano e con la complessità dei suoi desideri. Dall'altra parte del mondo, un maiale a Tonga diventa il filo rosso che collega le esperienze umane, simboleggiando la ciclicità della vita e la continua ricerca di libertà. Attraverso questi racconti, i protagonisti affrontano la morte fisica e scoprono profonde lezioni sul significato dell'esistenza, avvolti nel velo di Dukkha, l'insoddisfazione fondamentale della vita secondo la filosofia buddista.