In che cosa crede chi pratica la meditazione buddhista? Dare una risposta univoca e coerente è assai difficile; il Buddhismo infatti si concretizza in una molteplicità di scuole e dottrine caratterizzate da complesse logiche e metafisiche. Ci sono tuttavia delle indicazioni minimali che fungono da denominator comune per chi si accosta alla meditazione. Esse riguardano soprattutto l'assenza di punti di vista determinati, l'esperienza del tempo e la relazione di dipendenza reciproca di ogni cosa con ogni altra. Utilizzando gli strumenti della filosofia analitica, questo libro propone una interpretazione dei princìpi basilari che guidano la meditazione buddhista, facendo leva sulle potenzialità del senso comune, inteso non semplicemente come l'opinione generica della maggioranza - troppo spesso già infarcita di presupposti metafisici discutibili - bensì come insieme di credenze che tutti noi possediamo, ma di cui non sempre siamo consapevoli.