Una drammatica narrazione per immagini di un viaggio nell'abisso oscuro della storia del Novecento. Tra la fine del 1943 e l'aprile del 1945, Pierre Mania e Auguste Favier, due artisti francesi membri della Resistenza deportati nel lager di Buchenwald, raffigurarono in un ciclo di disegni l'inferno concentrazionario nazista in tutti i suoi aspetti. Il viaggio verso il campo nei vagoni piombati, i degradanti rituali d'ingresso, la violenza omicida delle Ss e dei kapo, le inumane condizioni di vita e di lavoro, l'estenuazione dei corpi, i supplizi inferti ai singoli, le montagne di cadaveri in attesa dei forni. Oltre alle vedute d'insieme, anche una serie di ritratti dei compagni di prigionia. La vita e la morte a Buchenwald rappresentate meticolosamente con l'aiuto del comitato clandestino interno al campo, che riuscì a rifornire i due artisti di carta e matite, proteggendoli nella loro pericolosa attività di testimonianza. Una parte dei lavori andò dispersa. Il nucleo superstite di 78 disegni venne pubblicato nel 1946 a Lione. Nel volume vengono riproposti tutti i disegni, accompagnati dalla traduzione italiana dei testi originali e da un ricco apparato di saggi.