A distanza di oltre vent'anni anni dalla prima edizione, questo volume riattualizza la figura e l'opera di Bruno Morassutti, uno dei progettisti più significativi del secondo dopoguerra in Italia. Padovano, ma milanese d'adozione, per ragioni culturali e generazionali ha potuto avvalersi della conoscenza e degli insegnamenti diretti di maestri dell'architettura moderna, in particolare Frank Lloyd Wright e Mies van der Rohe. Già professionista affermato negli anni Cinquanta, Morassutti ha intrecciato il proprio percorso professionale con alcuni protagonisti dello scenario italiano di quegli anni, quali Ponti, Scarpa, BBPR e Mangiarotti. La sua architettura può dirsi emblematica dell'agire dell'architetto contemporaneo nel nostro Paese, un agire definito, da un lato, dall'urgenza di dare risposte alle esigenze di una società e di un'economia in forte espansione, dall'altro, da un inesauribile spirito pioneristico e di ricerca. Nato da incontri in studio con il progettista, questo testo intende restituire nella loro interezza alcune sue architetture, rendendone espliciti i tratti caratteristici, l'iter progettuale, le fasi realizzative e le vicende che le hanno riguardate, con l'intento non solo di informare, ma di sollevare questioni attorno al "fare progettuale" alle diverse scale. Un volume che si integra con una serie di iniziative che si sono succedute negli anni trascorsi dalla prima edizione, fra cui articoli, nuove pubblicazioni, studi, ricerche e mostre che manifestano ancora oggi l'originalità e l'attualità del suo operato, a cavallo tra architettura e disegno industriale