Un chirurgo oculista romano, Fabio Comanda, decide di intraprendere un viaggio in Brasile, terra natale di sua madre, sulle tracce di un rivoluzionario strumento musicale. A questo "super-pianoforte" - poi battezzato Brasilophone - si riferisce un epistolario del 1938, trovato casualmente in un baule che suo nonno Bernardo aveva spedito in Italia alla fine degli anni '50 del Novecento. Nel corso della ricerca e delle indagini, Comanda si troverà coinvolto in situazioni sconvolgenti dagli esiti inattesi, dove tutto si tinge di giallo.