Faenza è stata per secoli una delle capitali del "più classico dei giochi", il pallone a bracciale. Nello sferisterio di Porta Montanara - il più antico d'Italia - si sono avvicendati campioni di grido e hanno sferrato i primi colpi atleti faentini amati e ammirati ovunque: Omero Carroli, Domenico Martini, Francesco Zappi, i fratelli Silimbani e tanti altri. Qui si sono definitivamente affermati e hanno scelto di vivere i grandi Pietro Patriossi e Oreste Macrelli. Accanto a questi il ricordo degli atleti marchigiani, bolognesi, toscani, lombardo-veneti e via discorrendo: tuti coloro insomma che hanno avuto a che fare con Faenza e con i giocatori faentini, compresi gli impresari che hanno gestito lo sferisterio romagnolo.