Il volume racchiude quattro contributi in prosa di Silvio Salvatore Gargiulo, più noto con lo pseudonimo Saltovar - uno tra i più appassionati cantori dell'antica Sorrento, concittadino del Tasso e suo devoto ammiratore, alla cui augusta memoria dedicò più di un lavoro - tracciati tra gli anni Venti e i primi Quaranta del Novecento e che ricordano aspetti storici e folklorici già ai suoi tempi ormai sbiaditi: fatti e personaggi assorbiti nel mito della Città delle sirene, primato conteso con la vicina Capri alla luce di una storica rivalità. I suoi protagonisti sono figure semplici: un pescatore di polpi alla Marina Grande, uno sciuscià che staziona dinanzi al Circolo del Nobili, una venditrice di frittelle al mercato cittadino. Personaggi la cui umiltà non impedisce loro di assurgere alla dimensione del mito, permettendogli di sopravvivere e giungere, vividi quanto mai, fino a noi, anche attraverso le pagine che oggi qui vi proponiamo. Ma... c'è un cruccio: sono attori che muovono i loro passi su di un palcoscenico che, pur essendo fuori del tempo, non esiste più se non nella nostra più riposta, lontana memoria, e che mai abbastanza rimpiangeremo.