3 giugno 1927. L'Italia è sempre più fascista. Ottavio Bottecchia ha vinto per due volte consecutive il Tour de France. È ricco, famoso e invidiato quando lo trovano col cranio fratturato accanto alla bicicletta durante un allenamento. Dodici giorni di agonia, poi la morte. Malore? Incidente? Agguato? Di certo viene pagato un ricchissimo premio di assicurazione per la sua morte. Ottant'anni dopo, l'incartamento sul suo caso capita nelle mani del nipote dell'assicuratore che a suo tempo ha pagato il premio. La sua vita tranquilla è improvvisamente sconvolta nel tentativo di dipanare un mistero che sembra sfiorare anche la propria famiglia. Scopre che tre uomini, in momenti e circostanze differenti, hanno confessato l'omicidio del campione.