Se pensate che il mondo del crimine sia composto da gente senza scrupoli, efferata, disposta a tutto pur di perseguire i propri scopi; ma soprattutto se pensate che tali persone siano cattive, senza anima e senza sentimenti, allora la storia di Boss potrebbe farvi ricredere, almeno su buona parte dei preconcetti che vi siete creati. Uno sguardo sul crimine organizzato come mai lo avete immaginato prima, composto da personaggi e situazioni che definire improbabili sarebbe un eufemismo bello e buono. Qui possiamo trovare Boss, capobanda tanto sadico quanto maldestro, attorniato da lacchè con un quoziente intellettivo tale che avrebbe facilmente permesso loro un sicuro accesso al Mensa... sempre ammesso che avessero trovato un piede di porco per scassinare l'ingresso. Cattiveria e stupidità si susseguono in un turbinio di situazioni inverosimili. Un'ironia dissacrante accompagnerà il lettore per tutto il racconto, fino a portarlo ad un finale che mai si sarebbe aspettato.