Due prestigiose biblioteche storiche - la Malatestiana di Cesena e la Classense di Ravenna - ricordano il VII centenario della nascita di Giovanni Boccaccio tramite una mostra che presenta gli esiti di un'accurata ricognizione nelle biblioteche romagnole delle sue opere manoscritte e stampate nei secoli XV e XVI. L'intento dei curatori - Paola Errani, Claudia Giuliani e Paolo Zanfini - è quello di delineare una mappa utile per esplorare e approfondire il complesso capitolo della fortuna di Boccaccio nella terra che lo vide ospite presso le piccole corti dei Polenta a Ravenna e degli Ordelaffi a Forlì (il primo soggiorno fra 1345 e 1347, l'ultimo nell'inverno 1361-1362), fortuna che si tradusse in circolazione libraria e traduzione figurativa della sua produzione letteraria. Ai contributi iniziali, di Donatino Domini, Alfredo Cottignoli, Sebastiana Nobili, Lorenzo Baldacchini, che mostrano la fecondità dell'intreccio degli approcci filologico e bibliografico, segue il catalogo - che comprende la descrizione di dieci manoscritti, sei incunaboli e sessantanove edizioni del XVI secolo, corredata dell'analisi sistematica degli esemplari - a 'raccontare' l'insieme dei libri posseduti da sedici biblioteche, presenti nelle tre province romagnole, e dalla Biblioteca di Stato di San Marino.