In questa trilogia di racconti, il maestro russo esplora il senso e il valore della morte da tre differenti punti di vista: Comico e grottesco in "Bobok", in cui il protagonista si diverte a origliare i discorsi tra le anime dei defunti sepolti in un cimitero. Tragico e profondamente umano in "Il ladro onesto", in cui sviscera con sensibilità ineguagliabile il dramma di un barbone e il rapporto con l'unica persona che si prende cura di lui. Fantascientifico e visionario in "Il sogno di un uomo ridicolo", in cui un suicida si ritrova a ripercorrere la storia del genere umano, ma in una dimensione parallela.