La rivista si propone come strumento di ricerca e luogo di discussione sui temi concernenti le dottrine (esplicite e implicite) sul segno e sul linguaggio, in chiave contemporaneamente storica e teorica. Questo fascicolo torna alla formula tradizionale della rivista, con una serie di contributi su temi storici diversi. Di massima, continueremo ad alternare numeri "a tema", collegati a occasioni congressuali o a ricerche di singoli gruppi di studiosi, e numeri miscellanei, intesi a mappare il territorio degli studi storici, in Italia e altrove. Poche righe di presentazione dei singoli contributi, in ordine cronologico. Quello di Valentina Vitali è una rassegna critica degli studi che si sono negli ultimi anni succeduti intorno alle idee linguistiche di Lucrezio: si tratta di temi che non interessano più solo filologi e storici dell'età classica, ma investono problemi di natura teorica (la nozione di significato, la differenza fra linguaggio umano e linguaggi degli animali non umani) al centro del dibattito attuale. Michela Tardella presenta il "De literis" di Jacob Madsen Aahrus, un capitolo assai poco noto di quella storia della fonetica che sta via via riemergendo all'attenzione degli studiosi, e di cui la stessa si era occupata di recente lavorando sul "De locutione" di Girolamo.