Secondo una prospettiva al tempo stesso etico-filosofica e socio-giuridica, e senza tralasciare la spiegazione scientifica, il volume affronta le potenzialità e le criticità bioetiche che contraddistinguono l'accesso alle biotecnologie e la loro applicazione. Gli scenari della biomedicina cambiano così velocemente che le conclusioni bioetiche vanno ripensate a partire dai nuovi dilemmi morali. La questione che si pone non è più se sia moralmente accettabile interferire con i processi naturali, ma se abbiamo il diritto di impiegare le nuove tecnologie che permettono di correggere il genoma per ridisegnare le caratteristiche delle generazioni future, degli animali non umani e dell'ambiente.