Nella storia la bicicletta è sempre stata strumento di libertà ed emancipazione: sociale, politica, culturale. Ha contribuito a grandi trasformazioni della mentalità e del costume. Vi ha ricorso il femminismo nelle sue battaglie per l'indipendenza e l'autonomia del predominio maschile, il mondo del lavoro per liberarsi dalle catene del tempo e dello spazio. La bicicletta era in prima linea nel corso della Comune di Parigi (1870) e nei moti repressi da Bava Beccaris a Milano nel 1898. E tra il 1943 e il 1945 non poteva che battersi anche contro il nazifascismo, diventando preziosa alleata della lotta partigiana. Con gli strumento dello storico e il passo del narratore, Sergio Giuntini riunisce in questo volume venti storie di ciclismo e Resistenza, alternando vicende di nomi conosciuti-da Luigi Ganna a Toni Bevilacqua, da Gianni Brera ad Alfredo Martini-a fatti e figure meno noti della storia della guerra civile su due ruote.