Bilicata tra narratività e lirismo, di caratura ora epica, ora melodrammatica, la ballata romantica ha segnato l'Ottocento letterario italiano, intercettandone le istanze più diverse: il patriottismo, le tendenze realistiche, la riscoperta di temi storico-leggendari, la ricerca di una nuova popolarità, la vocazione a un patetismo parenetico e didattico. Attraverso il ritratto di tre dei suoi maggiori interpreti - Giovanni Berchet, Luigi Carrer e Giovanni Prati -, questo libro si propone di metterne in luce la varietà degli esiti, delineandone una storia. Della ballata romantica emergono, da un lato, il nesso di continuità che, per gli aspetti metrico-formali, la lega alla tradizione settecentesca, dall'altro, il potenziale innovativo, soprattutto sul versante dei temi e dei registri espressivi.