Quello di scientificità è sicuramente un concetto-crocevia delicatissimo per la scienza del diritto e i suoi cultori. Da tempo immemore, infatti, quantomeno da tre secoli, i giuristi s'interrogano sul reale grado di indipendenza della loro disciplina, rispetto alle altre scienze. Addirittura per i giuristi quest'atto d'interrogarsi (sull'autonomia della propria scienza) donerebbe, per alcuni, senso e legittimità al proprio lavoro di studiosi. Talché, in questa direzione, in passato, ci si domandati, ad esempio, se la scienza giuridica potesse essere considerata una scienza sperimentale, retta secondo i canoni del positivismo più ortodosso, o, se essa, al contrario, tendesse comunque all'astrazione seguendo la tradizione (metafisica) del diritto naturale.