Dimenticato e mai apparso nei libri di storia il nome di un pittore si rivela come protagonista in un crocevia artistico esaltante, la Roma della prima metà del Seicento. Bartolomeo Mendozzi oggi è considerato uno dei massimi pittori caravaggeschi, ma solo tre anni fa nemmeno gli studiosi di quell'epoca, tra le più dense e indagate della storia, lo avrebbero mai potuto immaginare. Intorno al recupero di questa personalità si sono intrecciate ricerche generose e depistaggi, equivoci e repentini cambi di identità. Questo libro racconta le vicende di un gruppo di dipinti, sempre più numeroso, che per lungo tempo non ha avuto padre. Unito nello stile e sotto il titolo di "Maestro dell'Incredulità di San Tommaso" quell'orfanatrofio di opere per alcuni decenni ha viaggiato con un passaporto falso, col nome del francese Jean Ducamps, fino a che, per un perfetto incastro e come in un racconto poliziesco, certe tessere del mosaico non hanno mostrato la soluzione dell'enigma. Le prime pale d'altare aggregate nel gruppo di dipinti hanno permesso di ritrovare, nei documenti d'archivio, il vero nome del pittore: Bartolomeo Mendozzi da Leonessa.