"Bambole di Santa Giuletta" scritto da Loretta Ravazzoli, studiosa e ricercatrice del paese omonimo in provincia di Pavia, ripercorre la storia, la nascita e lo sviluppo delle diverse fabbriche che, a partire dagli anni Trenta, hanno costruito bambole e dato lavoro, nel massimo della loro espansione, a oltre 1000 persone. Marchi come Fata, Liala, Diva, Silba, Alba, Giulietta, Farida, Rossella, Monel e La Monel, Lilly, Miva, Milena, Aldo Milanesi, Valentini Alessandro, Nuova Diva, Liana e Nuova Liana, oggi forse dicono poco ma all'epoca erano all'avanguardia e producevano ed esportavano in tutto il mondo bambole imbottite, poi modellate in cartapesta e infine in plastica e in polistirolo, con una cura nelle vestizione e nella creazione, che ne hanno fatto oggi come allora oggetto di collezionismo. Il volume racconta la storia e la nascita di questo particolare distretto delle bambole grazie a Teresio Garbagna e a Luigi Porcellana, due ragazzi che hanno studiato (in un paese dove la scolarità infantile era in crisi perché tutti lavoravano la terra) e hanno rilevato da Milano la realtà industriale presso la quale lavoravano.