Dopo le storie per il suo bimbo e fissate nelle pagine incantate e originali di "Favole in volo" (2009), Anna Zamperini torna alle sue invenzioni non più nella forma della prosa, bensì nelle giravolte dei versi, in storie ed evocazioni cui ha dato il nome di poesie e ballate. In esse richiama personaggi, sentimenti e vicende della sua vita, trasfigurati in una lingua originale, stralunata e svagata, eccitata dal gioco divertito e divertente delle sue fantasie.