Come una calamita, i Balcani attirano a sé i viaggiatori più curiosi con il loro variegato impasto di luoghi quasi dimenticati, mercati brulicanti di un'umanità viva, barchette di pescatori, venditori ambulanti lungo le strade e il profumo intenso dei piatti della cucina locale. Nelle pagine di Balkanostalgia, Diana Bosnjak Monai racconta questi luoghi dal punto di vista di chi ha vissuto un quarto di secolo fra le viscere balcaniche, distaccandosene per poi tornare e riscoprendo luoghi dell'infanzia e della giovinezza a distanza di anni. Partendo da Trieste – considerata simbolica porta d'ingresso ai Balcani –, si percorre la litoranea adriatica, passando per le città di Koper, Pirano, Portorose e altri paesini dall'impronta veneziana; si arriva poi in Istria, finché virando più a Sud delle coste dalmate e montenegrine ci si ritrova sul Bosforo. Un reportage che restituisce l'emozione viva di un viaggio realmente vissuto, lontano dalle fredde descrizioni storiche e dall'oggettività delle guide turistiche.