Un'immersione nella storia recente dei Balcani, dal 1947 (anno di nascita dell'autore) ai giorni nostri. Un'immersione che non ha il freddo distacco degli annali storici, piuttosto è scandita dalla carica emozionale dei racconti di vita vissuta in prima persona. Lontano dalla retorica ufficiale, Dusan Velickovic racconta un'altra faccia di quella che fu la Jugoslavia di Tito, sgretolando l'immagine di società alternativa che - pur fra innumerevoli contraddizioni e storture - il paese propagandava al mondo. Le piccole catastrofi dell'infanzia, lo slancio rivoluzionario della giovinezza, il sarcasmo disincantato della maturità si ricompongono in questo libro costruendo un vivido mosaico i cui dettagli svelano la fragilità di ogni ideologia.