"Baciami il male" è una richiesta di asilo di sentimenti perturbanti, un grido di dolore che cerca accoglienza e condivisione attraverso la creazione di storie nelle quali ognuno può ritrovare un po' di se stesso e sentirsi più leggero. In una serie di 10 racconti, Antonio Davini, classe 1969, oggi imprenditore agricolo, affida a Elisa, Sandro e Mia, fra gli altri, il compito di portare parte dei propri pesi mediante la fine narrazione di preziosi istanti dell'animo umano. Rovistando tra i ricordi del passato, resuscitando emozioni sopite e abbandonate, l'autore cerca di dare un nuovo significato alla sofferenza e ci offre spaccati di vite di personaggi catartici con ingombranti passati, sullo sfondo di periferie e di piccole cittadine di provincia, oppure incorniciati in polverose fotografie della campagna padana, in cui traspare tutto il suo amore per la terra. Uno sguardo estremamente sensibile e consapevolmente maturo che sente lo scorrere incessante del tempo del mondo e racconta per non smarrirsi e per rinascere. Non sempre è lieta la fine ma batte forte la luce della speranza.