Circa mezzo secolo fa, nel letto del torrente Tavana, si rinvenne un monumento funebre, dove nella parte frontale è presente una lunga epigrafe, ritenuta di notevole rilevanza storica dal mondo accademico. L'iscrizione, risalente al I sec. d.C., riporta i dati salienti di un personaggio di spicco, Aulo Virgio Marso che ebbe i natali nel vicus Anninus (odierno Lecce nei Marsi), e che fu legionario in Siria, nella III Legione Gallica e di praefectus fabrum in Egitto. A Roma invece fu tribuno militum in praetorio, un ruolo prestigioso a stretto contatto con gli imperatori Augusto e Tiberio, dei quali ne comandò la guardia del corpo. Coronò la sua brillante carriera militare con il conseguimento di importanti magistrature: in Alessandria Troas, in Asia minore e a Manruvium. Tornò nel suo vicus Anninus, fra la sua gente, nei confronti dei quali si dimostrerà così generoso che gli abitanti del vicus, in segno di riconoscenza e stima, lo vollero onorare dedicandogli l'interessante monumento. Una vita troppo intrigante per non tentare l'illusione di riviverla.