Augusto Murer, schivo protagonista della scultura italiana del Novecento, viene celebrato in una intensa retrospettiva al Museo di Palazzo Sulcis, a Belluno, dal 30 giugno al 18 settembre 2022. La mostra, accompagnata dal catalogo a cura di Dino Marangon ed edito da Antiga Edizioni, è il momento di punta delle Celebrazioni che la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno e i Comuni di Belluno e di Falcade (dove ha sede il Museo Murer e dove l'artista è nato il 21 maggio del 1922), con Longarone Fiere, hanno voluto per ricordare un artista che, come evidenzia Elio Armano - direttore artistico delle Celebrazioni - non fu solo un grande scultore ma anche un uomo, e un intellettuale, che si immerse nella storia del suo tempo. Murer è noto ai più per i grandi bronzi espressionisti. Dal monumento realizzato nel 1968 a Vittorio Veneto per il cinquantesimo della prima guerra mondiale, alla grande figura in bronzo del 1974 sulla sommità del Grappa, al celebre monumento alla Partigiana, realizzato in collaborazione con Carlo Scarpa per essere collocato lungo la Riva che conduce ai Giardini della Biennale. Un pathos, che si ritrova anche in tanti lavori religiosi, come il grande portale della chiesa di Caxias do Sul, dedicato all'epopea degli emigranti veneti in Brasile.