L'incontro con sé stessi è inesauribile. Vi sono depositi di esperienza vissuta che si sono trasformati in identità mascherandosi e sottraendosi, preferendo una via inconscia nel lasciare il loro segno sulle scelte fatte, sui sentimenti provati, sul futuro da vivere. Sono soprattutto i patimenti provati, le perdite, gli insuccessi che si scavano una loro voce sotterranea, tendendo a celare i modi con cui diventano timori, speranze, rinunce o ambizioni. Questo testo è destinato ad accompagnare la conversazione interiore, soffermandosi su tre esperienze baricentriche nella vita, che hanno in comune un rapporto multiforme con il dolore delle ferite. Un itinerario per accrescere la capacità di stabilire con sé stessi una relazione di ospitalità benevola e gentile.