Quanto è importante e necessaria, nella odierna società della comunicazione, l'arte? E quale funzione essa può svolgere all'interno dei processi educativi della persona? Questo libro intende rilanciare la centralità del paradigma estetico di educazione umana ai fini della realizzazione di un possibile modello formativo emancipativo, aperto, declinabile all'insegna di una riflessività critica, sul piano cognitivo ed emotivo, percettivo e immaginativo. La via qui percorsa consiste in una rilettura di alcuni classici del pensiero estetico-filosofico tra Otto e Novecento: da Hegel a Eco, passando per Nietzsche, Dewey, Croce, Gadamer, Marcuse, allo scopo di evidenziarne le ricche implicazioni di natura pedagogica, sovente trascurate e non valorizzate in modo adeguato. Si intende, in tal modo, offrire al lettore (anche con l'ausilio di estratti antologici relativi alle opere più significative dei diversi autori analizzati) indicazioni, suggestioni e idee a partire dalle quali rivitalizzare una riflessione, quanto mai cruciale nell'attuale "età della tecnica", in merito al valore formativo dell'arte, dei suoi linguaggi e dei suoi "mondi".