Il volume propone una riflessione sulle funzioni, gli sviluppi e le procedure che nel tempo e in un equilibrio sempre mutevole tra realtà e illusione hanno caratterizzato l'esperienza immersiva nell'arte e al museo. La proposta di ambienti emotivi, di atmosfere, così come i dispositivi utilizzati per allestire collezioni e musei, hanno infatti sempre cercato di comporre insieme valori di conoscenza razionale e di coinvolgimento emotivo e sensoriale. All'interno di una dimensione teorica e in un orizzonte internazionale viene messa in risalto sia l'esperienza del pubblico che quella di artisti e curatori. Dal viaggiatore del Grand Tour al turista internazionale, allo spettatore virtuale gli obiettivi auspicati con la realizzazione di esperienze immersive sono stati talvolta ricorrenti: dall'educazione popolare alla propaganda politica, dalla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico alla conoscenza scientifica. Le diverse sezioni del volume suggeriscono così un fil rouge che va dagli allestimenti analogici - sale d'epoca d'altri tempi, diorami, ricostituzioni a diverse scale di siti e luoghi - ai nuovi display immersivi con i loro ambienti virtuali.