«Il lavoro si focalizza sulla sigillata africana decorata a stampo prodotta in Zeugitana e Bizacena (odierne Tunisia e Algeria orientale) tra il IV e il VI secolo. La base documentaria è tratta da un lato dalla revisione critica, con ricerca della documentazione originaria, dei tipi già isolati da Hayes (1972, 1980) e dai redattori dell'Atlante; dall'altro dall'esame dei materiali provenienti dai centri di fabbricazione, dai centri di consumo ubicati nella Diocesi italiciana e dai reperti oggetto di analisi archeometriche. Sono stati anche inclusi alcuni manufatti della collezione Wilhelm, poiché il loro studio rappresenta la sintesi più esaustiva finora edita sugli stampi del principale centro della Bizacena: Sidi Marzouk Tounsi5. Infine, vista la necessità di affinare alcune cronologie, si è deciso di rivolgere l'attenzione anche al carico dei relitti. Pur essendo numerosi i ritrovamenti di sigillata decorata a stampo avvenuti in prossimità dei resti di imbarcazioni, per molti se ne esclude la pertinenza al carico, per altri, viste le condizioni dei giacimenti, si rimane nel campo dell'incertezza. Costituiscono due eccezioni, in tal senso, i relitti del Dramont E (a Saint Raphaël) e di Port Miou (presso Cassis), che trasportavano carichi di sigillata riconducibili alle facies morfologico-decorative di Nabeul e della zona settentrionale del Golfo di Hammamet, e che pertanto sono stati considerati nel lavoro. Nel repertorio sono inseriti anche i giacimenti sottomarini che rientrano nei confini della Diocesi italiciana o che sono già stati trattati da Hayes e sull'Atlante9 pur non essendo, probabilmente, riferibili alla merce trasportata» (Tratto dalla introduzione).