"La fisica, come io la intendo, rappresenta il tentativo di comprendere la natura, di portarsi in cima a una Torre di Babele da cui avere una visione globale e tuttavia dettagliata del mondo.
"La teoria della relatività, in particolare, coinvolge il significato stesso dei concetti di spazio e di tempo. […] Il mio intento è come prima cosa un'esposizione quanto più chiara e circostanziata possibile degli aspetti concettuali, delle motivazioni e della genesi della teoria fino alle sue rivoluzionarie conseguenze filosofiche. Nel far questo ho voluto rispondere alle tante domande che io stesso mi sono sempre posto, ma che non sempre vengono chiarite nei libri di testo. Sul significato stesso delle leggi della fisica, le loro caratteristiche, la loro natura. Sul carattere assoluto o relativo di queste leggi, e più in generale sulla loro simmetria. Ne scaturisce una panoramica sulla fisica classica, da Galilei a Newton, Maxwell, Mach, Einstein, andando poi oltre fino a quella particolare simmetria che è la riflessione speculare. [...]
"Le opere che trattano di argomenti scientifici sono normalmente divise in due compartimenti stagni: da una parte, i testi specialistici, caratterizzati dall'utilizzo esteso del formalismo matematico e destinate a un pubblico di addetti ai lavori; dall'altra parte, la divulgazione scientifica, che rifugge dalla formula anche più semplice e banale, e si rivolge a un pubblico generico. In mezzo non c'è nulla. "Io sono convinto invece che in medio stat virtus. Le sole parole non bastano a spiegare veramente argomenti come la teoria della relatività; né bastano le preponderanti formule."
