Quale significato si può dare alla sofferenza? L'autore accompagna il lettore in territori silenziosi dell'interiorità della persona sofferente attraverso il gesto di cura posto in essere dall'infermiere, così da non isolare la sofferenza dietro una porta chiusa. Nel testo alcuni temi critici della bioetica s'intrecciano di necessità con l'assistenza infermieristica, e facendosi carico anche dei bisogni spirituali della persona assistita, l'infermiere diventa portavoce di quella risposta olistica radicata nella professionalità prima che nella confessionalità individuale. Riflessioni che partono teoriche, ma si sostanziano nella quotidianità con il racconto il bisogno di normalità. Prefazione di Laura Campanello. Postfazione di Claudio Ritossa.
