Brossura, 120 ill. b/n. Artscape è un termine che cerca di sintetizzare l’idea di un intervento sul paesaggio mediato da un approccio artistico. In arte, nella scultura come nella musica non si tratta di riprodurre o di inventare delle forme, ma di captare delle forze. L’architettura oltre a captarle deve anche organizzarle.
Artscape è una delle più riuscite riflessioni sul rapporto tra arte e architettura. Pubblicato in Spagna da Gili, il libro vede per la prima volta la luce nella sua versione italiana con l'aggiornamento e l'aggiunta di un ultimo capitolo dal titolo "Quando l’arte definisce un sistema sociale" dedicato agli esperimenti più recenti (Olafur Eliasson alla Tate Gallery, Rirkrit Tiravanija con The Land e i lavori di Andreas Gursky, Carlos Garaicoa, Francoise Roche Philippe Parreno, Philip Rahm, Gabriel Orozco) nel quale viene analizzato il modo in cui l’architettura restituisce all’arte il campo arricchito dal valore della negoziazione reciproca. Luca Galofaro parte dalle ricerche sullo spazio degli anni sessanta, dalle tensioni ideologiche e la dedizione alla ricerca, "le aspirazioni degli ingenui operatori degli anni sessanta erano quelle di rinnovare il campo disciplinare a immagine del più generale rinnovamento culturale in atto"; era il periodo in cui l’ideologia giocava ruoli determinanti e i diversi linguaggi visivi messi a punto indicavano la molteplicità di direzioni di ricerca. Sebbene oggi siano assenti dalla ricerca architettonica quella tensione ideologica e quel rigore concettuale, "essi non vanno certamente riproposti quale vincolo alla libertà ritrovata dell’eclettismo sperimentale contemporaneo ma piuttosto rivisitati in termini critici, di studio e informazione" (Galofaro).
La recente storia dell’arte è ricca di esempi di artisti che si sono occupati di problematiche relative all’indagine dei linguaggi di relazione con lo spazio fisico, ma è da datare attorno all’inizio degli anni sessanta l’origine di un atteggiamento di progressivo interesse della ricerca visuale verso l’ambiente e lo spazio, insieme al tentativo di ricostruzione, da parte dell’artista, di un proprio linguaggio analitico di relazione con l’ambiente fisico.
Gianni Pettena (introduzione).