È la primavera del 1630. Artemisia, già nota altrove per il suo talento di pittrice e per la sua bellezza, raggiunge Napoli sulle orme del suo mito Caravaggio per tentare nuove esperienze d'arte e di vita. Scopre una città traboccante di fervore culturale e di talenti artistici, ma anche preda di una triste decadenza economica e sociale; un crogiuolo vivente di stridenti contraddizioni: lussuosi palazzi nobiliari e squallidi vicoli, fasto e miseria, luminose distese di mare e sotterranei tenebrosi, incontri imprevedibili e inspiegabili apparizioni, superstizione e intelligenza critica, illusioni d'amore e torbide manovre di satanismi. Una stagione vissuta con intensità e passione da una donna sensibile e anticonformista, che cerca disperatamente di scacciare dalla propria coscienza i fantasmi di un passato controverso e che nel legame con un giovane nobile di origine spagnola s'illude di poter recuperare una fruizione dell'esperienza amorosa stroncata nell'adolescenza. Il passato le si ritorcerà ancora contro, mettendo a dura prova la sua dignità di donna e di artista.