Strano argomento la telepatia, ma ricorrente nell'arte del XX e XXI secolo e tornato di grande attualità in questi tempi di "comunicazione a distanza". Se ne sono occupati artisti a loro volta particolari, non integrati nei gruppi o correnti a cui sono tradizionalmente assegnati. In comune hanno una rivendicazione del legame tra arte e vita, e per questo una ricerca di margini di libertà di comportamento sempre più ampi e profondi. La telepatia si inserisce in questa verifica dei limiti della vita, dell'arte, della comprensione, della comunicazione. Si va da scrittori (Robert Desnos) a musicisti (John Cage, Karlheinz Stockhausen), ad artisti che hanno lavorato con il suono (Pauline Oliveros, Robert Filliou, Davide Mosconi), ad artisti visivi (Robert Barry, Susan Hiller, Joan Jonas, Sigmar Polke, Ulay-Abramovic), per citare solo i più noti. La telepatia si rivela in loro non essere solo un "tema" di qualche opera, ma una chiave di lettura di un modo di intendere l'arte, e di intendere il significato singolare che in essa assume la "comunicazione". Elio Grazioli è critico d'arte contemporanea e fotografia, insegna Storia dell'arte contemporanea all'Università degli Studi di Bergamo.