Tra i più brillanti e controversi intellettuali del Novecento, il critico e storico dell'arte americano Leo Steinberg (1920-2011) è una figura complessa e affascinante. Questo libro tenta - per la prima volta - di ripercorrerne e analizzarne la vita e il pensiero, mettendone in luce il contributo allo sviluppo metodologico e teorico dalla disciplina storico-artistica dalla metà del secolo scorso a oggi. Seguendo il doppio binario dei suoi studi, rivolti all'arte rinascimentale e barocca e a quella del Novecento, il libro chiarisce - anche attraverso i materiali inediti del suo archivio - i fondamenti concettuali e critici del suo lavoro, prendendone in esame l'interpretazione di artisti quali Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Borromini, Rodin, Picasso, Johns e Rauschenberg, nonché i suoi libri più noti: Other Criteria (1972) e il dibattutissimo La Sessualità di Cristo nell'arte rinascimentale e il suo oblio nell'epoca moderna (1983; trad. it. 1986). Attraverso l'analisi di questioni come il rapporto tra forma e contenuto, il simbolismo e i suoi livelli di significato, le ambiguità della rappresentazione, il corpo e lo spettatore, se ne ricava il profilo di uno storico dell'arte dall'acuta intelligenza visiva per il quale interpretare significava, principalmente, dare ragione di quella molteplicità d'intenzioni e istanze che solo l'opera d'arte sa ridurre a unità.