Questo commento agli articoli 2507-2510 contiene una nuova lettura sistematica della disciplina delle società estere in Italia, aggiornata alla luce della riforma organica delle società di capitali di cui al d.lgs. 6/2003 e con riferimento agli sviluppi del diritto dell'Unione Europea degli ultimi vent'anni in materia di libertà di stabilimento, soprattutto, ma non solo, grazie all'opera della Corte di Giustizia. In particolare, a partire dal caso Centros, la giurisprudenza della Corte di Giustizia ha posto significativi limiti alla libertà degli Stati di impedire agli operatori economici di scegliere in quale Stato membro della UE dare veste societaria alla propria impresa e, dunque, a quale diritto societario assoggettarsi (c.d. arbitraggio normativo). Questa giurisprudenza, unitamente alle disposizioni della Direttiva 2017/1132 in materia di succursali di società costituite in altri Stati membri (precedentemente contenute nell'Undicesima Direttiva di armonizzazione del diritto societario), impone di riconsiderare la stessa conformità delle disposizioni del codice civile con il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea e con la legislazione dell'Unione Europea in materia di società, in maniera da suggerirne letture compatibili con il quadro così delineato a livello di ordinamento UE. Il presente commento, oltre a fornire le linee essenziali del trattamento internazionalprivatistico delle società estere, fornisce al lettore un quadro completo e approfondito delle disposizioni codicistiche applicabili alle sedi secondarie di società estere in Italia, anche in vista della possibilità che in Italia, com'è avvenuto in altri Stati membri della UE, prenda piede il fenomeno dell'esterovestizione delle imprese in forma societaria, al fine di fruire del beneficio della responsabilità limitata a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle richieste dall'ordinamento nazionale. La presente edizione, inoltre, affronta anche due importanti innovazioni del diritto italiano introdotte su impulso del diritto dell'Unione Europea. La prima di queste innovazioni è contenuta nel nuovo art. 2508-bis, introdotto dal d.lgs. 183/2021 in attuazione della Direttiva 2019/1152 in materia di digitalizzazione del diritto societario, articolo che disciplina la registrazione e cancellazione telematica delle sedi secondarie di società rette dalla legge di altri Stati membri della UE. La seconda è contenuta nel nuovo art. 2510-bis (articolo unico di un nuovo Capo XI-bis del codice civile), introdotto dal d.lgs. 19/2023 che attua la Direttiva 2019/2121 sulle trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere: questo articolo disciplina in maniera innovativa, rispetto al diritto precedente, il trasferimento della sede sociale all'estero deliberato al di fuori di un'operazione di trasformazione internazionale (rendendo una simile scelta inammissibile).