Questo libro intende ripercorrere il magistero classico e moderno del Prof. Arnaldo Santoli, al fine di comprenderne l'eredità umana, culturale e civile. Il volume contiene la ristampa del saggio: L'"Ortis" quale germe della poesia foscoliana pubblicato dalla casa editrice Ferraro di Napoli nel 1978 (citato dalla studiosa Giovanna Ioli, curatrice dell'edizione: Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, Torino, Einaudi, 1995, p. LX), i contributi e le testimonianze di critici letterari, docenti e allievi: Un ponte tra la classicità greca e latina: l'ecclesiologia e la struttura di koinonia nella sinassi del primo millennio nelle riflessioni dei Padri della Chiesa (Michele Bianco); «Proteggete i miei padri». Nella visione della vita come flusso perenne il fascino immortale del Foscolo di Arnaldo Santoli (Alberto Granese); Arnaldo Santoli: una vita, un amore per le "Humanae litterae" e per i giovani studenti (Fiore Carullo); L'esemplarità del Maestro dalla tradizione classica alle sfide educative dei giorni nostri (Pellegrino Caruso); Arnaldo Santoli: l'Amico, l'Uomo e il Professore (Marciano Casale); Arnaldo Santoli e la critica della "Divina Commedia" nella prospettiva dell'umanesimo contemporaneo (Stefania Marotti); Ricordo di Arnaldo Santoli educatore, esegeta e poeta (Vincenzo Napolillo).