Esiste un prima e un dopo nella storia dell'antropologia e la linea di demarcazione è rappresentata dall'uscita, nel 1922, di "Argonauti del Pacifico Occidentale" di Bronislaw Malinowski. Frutto di un lungo soggiorno dello studioso polacco tra le popolazioni delle Isole Trobriand in Melanesia, questo saggio non soltanto analizza un interessante sistema di scambio inter-tribale - il Kula - e tutte le sue implicazioni sull'economia, sull'organizzazione sociale e sulle credenze religiose dei nativi, ma pone anche le basi per un approccio moderno e laico allo studio delle altre culture. Attraverso il metodo dell'osservazione partecipante, il ricercatore smette di essere un soggetto estraneo alle popolazioni che studia, per calarsi il più possibile nella loro realtà e superare in questo modo i limiti e i pregiudizi dell'etnologia ottocentesca. Ancora oggi pietra miliare della disciplina antropologica, "Argonauti" è oggi riproposto in una nuova traduzione italiana.