Il soldato Ardito fu concepito per dare una svolta all'immobilismo della guerra di trincea sul fronte dell'Isonzo. Pensato da lungimiranti e brillanti menti militari, questo soldato d'élite, organizzato in interi reparti d'assalto, rovesciò le sorti dello stanco e dissanguato esercito italiano, compiendo non soltanto assalti mirati a ottenere vittorie immediate, ma anche manovre di più ampio respiro capaci di spezzare le difese nemiche e di preparare il terreno all'avanzata generale della fanteria. Gli Arditi seguivano speciali procedure di reclutamento, avevano specifiche uniformi, armi ed equipaggiamenti, e godevano di particolari privilegi e benefici. Per la prima volta, a un soldato italiano venne impartito un addestramento mirato, dal punto di vista sia psicologico sia fisico. Lo spirito di corpo, decisamente incoraggiato, sopravvisse alla guerra, tanto che molti ex-Arditi parteciparono all'impresa fiumana di D'Annunzio e furono tra i membri delle squadre paramilitari fasciste che sostennero l'ascesa di Mussolini. Con l'ausilio di fotografie e tavole a colori, Angelo Luigi Pirocchi esamina le origini di questi reparti d'assalto, la loro vita quotidiana, le loro imprese e la loro eredità.