Il volume affronta l'intera problematica del rapporto fra architettura del reale e architettura del virtuale. Il computer e le rappresentazioni digitali, se all'inizio erano un servizio sostitutivo della manualità nel lavoro professionale, che permetteva anche la riduzione dei costi di produzione del progetto, oggi hanno assunto un carattere propositivo nei processi di generazione della forma architettonica. Non solo c'e integrazione ideologica fra l'uomo e la macchina, ma questa non viene più considerata tale, ed il computer diviene un partner ideale per la risoluzione di situazioni e problemi complessi, oltre che un "alter ego intellettuale" per la strutturazione e la rappresentazione di innumerevoli configurazioni architettoniche.