Fumetto e architettura sono due mondi che gioiosamente e giocosamente vanno spesso a braccetto. In particolare, nell'interpretazione di alcuni grandi autori del fumetto Disney, l'architettura fumettata è stata un mezzo per rappresentare luoghi, movimenti, situazioni e stereotipi che, nel mondo reale, imbevevano la vita quotidiana del pubblico di lettori cui le vignette erano indirizzate. Viceversa, il riferimento a elementi procedenti dalla quotidianità del dibattito architettonico, oppure dal mondo della tecnologia e del design industriale, ha contribuito a restituire al lettore una componente di plausibilità e riconoscibilità che sono state essenziali nel consolidamento dell'universo Disney. Quale e quanta architettura, reale e fantastica, ha attraversato le strisce di Topolino dal 1930 al 1975? E quali e quanti elementi di design? Delbene analizza l'intero corpus del Mickey Mouse di Floyd Gottfredson dal 1930 al 1975, estrapolandone suggestioni e riferimenti architettonici. Da un totale di oltre 13.000 strisce fumettate, tutte quelle che avessero interesse architettonico sono state analizzate, smontate nelle vignette significative e incorporate all'analisi. "ArchiDisney" avvia una ricerca su come e quanto architettura, paesaggio e design abbiano travalicato la sfera del reale per immergersi nel mondo della fantasia, amplificando i potenziali artistici e narrativi del fumetto Disney e contribuendo così a farne un'icona della cultura pop contemporanea. Prefazione di Alberto Becattini.