Un omaggio ad Antonio Ligabue in occasione della prima grande antologica a lui dedicata in Puglia Dedicata al genio tormentato di Ligabue, questa monografia offre la possibilità di scoprirne l'intero percorso, dalla fine degli anni venti fino ai primi anni sessanta del Novecento, cogliendo l'occasione per raccontare una delle figure più interessanti dell'arte italiana del XX secolo. Questo volume è un viaggio attraverso l'arte e la vita di Antonio Ligabue: una vicenda esistenziale dominata da solitudine ed emarginazione, riscattata dallo sconfinato amore per una pittura in grado di penetrare l'anima e nutrire la fantasia. Un racconto che si snoda attraverso i temi principali in cui si sviluppa l'universo creativo del pittore: le fiere, nelle quali Ligabue si immedesima riproducendone le movenze e i suoni per riuscire a catturarne l'essenza, gli animali domestici in cui possiamo riconoscere il suo sguardo, la vita silenziosa dei campi, le carrozze, le troike, i postiglioni, le antiche iconografie derivate da stampe popolari che decoravano le case dei contadini, e infine gli autoritratti, estremo tentativo di allontanare la sua condizione di emarginato instaurando un dialogo intenso con gli spettatori. Ne emerge il ritratto di un artista unico nel suo genere, dallo stile è del tutto originale e inimitabile; Ligabue non dipingeva la realtà che molti si aspettavano, non conosceva le malizie tecniche dei chiaroscuri e della prospettiva, ha sempre dipinto con l'istinto. Narrava la tragica realtà di una vita sempre in agguato, non mediata attraverso il pensiero costruito dei maestri, ma sentita nel profondo della sua mente e col corpo. Pubblicato in occasione della grande antologica pugliese, Antonio Ligabue presenta sessanta opere - comprendenti dipinti, opere su carta e sculture - e i contributi di Francesca Villanti (Dipingere per esistere) e Sergio Negri (Per Antonio Ligabue).